TERAMO – “Il comune di Teramo indebitato per 56 milioni di euro, debiti anche al Ruzzo per 98 milioni, Team in fallimento e 16 mila poveri”. Numeri contro cui il Movimento 5 stelle annuncia di volersi costituire parte civile una volta vinte le elezioni dopo il turno di ballottaggio. E’ il pronostico formulato dagli attivisti del movimento nel corso di una conferenza stampa durante la quale hanno ribadito nuovamente di escludere qualsiasi ipotesi di alleanze poiché “gli unici accordi sono quelli che stipuleremo con i cittadini”. Dunque nessuna alleanza ribadisce il movimento, che stigmatizza i dieci anni di “modello Teramo frutto della silenziosa complicità della sinistra” che avrebbe fatto mancare la sua opposizione. E controlli serrati promette il candidato sindaco dei ‘grillini’ Fabio Berardini che intanto, sulla questione dei cosiddetti “faccioni” elettorali, annuncia un esposto che verrà presentato domani alla Procura finalizzato a verificare che ci stato l’adeguamento da parte di tutte le segreterie ed eventuali responsabilità nei mancati controlli. Battaglia promettono ancora i grillini sugli sprechi e sulle assunzioni irregolari nelle società partecipate, su cui il movimento annuncia la costituzione di una commissione d’inchiesta in caso di vittoria elettorale, ma un nuovo capitolo verrà aperto anche sul Braga. I candidati nella lista del Movimento anticipano infatti nuovi polveroni da sollevare in tema di mancata statizzazione e rinnovo degli organi elettivi.
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